KENTA
Nella tradizionale cerimonia del tè giapponese (CHA NO YU) si utilizzano le chawan per preparare e degustare il matcha. Con l’ausilio del chasen, tipico frullino in bamboo, si fa sciogliere la polvere nell’acqua.
In ogni stagione la tazza cambia forma per poter tenere al caldo la bevanda più a lungo (in autunno e in inverno) o per raffreddarla prima (in primavera e in estate).
Da qui l’idea di creare un totem che si apre come i petali del fiore di loto per poter degustare il matcha nelle varie stagioni.
La prima tazza inumidisce le mie labbra e la mia gola./ La seconda allontana la mia solitudine./ La terza fa scomparire la pesantezza del mio spirito,/ reso confuso da tanta lettura./ La quarta esala una leggera traspirazione, e disperde/ attraverso i miei pori tutti i dispiaceri della vita./ La quinta mi purifica./ La sesta mi apre il regno degli immortali./ La settima, oh potessi berne di più!/ Non avverto più il soffio del vento che gonfia le mie maniche./ Trasportato da questa dolce brezza io raggiungo i cieli.”
Lu Tung ‒ “Canto del tè”