CABOSSA
La cabossa è il frutto del cacao e contiene all’interno delle fave ricoperte da una polpa bianca.
Dopo aver diviso la cabossa in due parti, le fave vengono estratte e fatte fermentare per circa sette giorni, poi essiccate per altri quindici giorni.
In laboratorio, la fava viene poi tostata, macinata e pressata: da qui si ottengono la polvere di cacao e il burro di cacao.
Il cacao arrivò in Spagna a metà del Cinquecento e si diffuse poi nel resto d’Europa durante il XVII secolo. Per gustarlo si usavano una tazza e un piattino, chiamati rispettivamente chicchera e mancerina.
Curiosità: il nome del piattino deriva dal primo marchese di Mancera, viceré del Perù.
Il contenitore più comune tra i nativi della Mesoamerica per bere la bevanda di cacao era il frutto della Crescentia cujete: una sorta di zucca che veniva essiccata e decorata, chiamata jícara dagli spagnoli e chicchera dagli italiani.